I dati di novembre del mercato delle auto sono ancora negativi: nell’undicesimo mese un calo di oltre il 24 per cento.
ROMA – Negativi i dati di novembre del mercato delle auto. Come riferito da La Repubblica, nell’undicesimo mese dell’anno c’è stato un calo di oltre il 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Su base annuale, invece, è stata registrata una crescita dell’8% in confronto al 2020.
In questo caso bisogna registrare che la crescita è fortemente legata al coronavirus e, per questo motivo, molto probabilmente l’anno si chiuderà in positivo. A preoccupare, però, è il forte calo che ha registrato negli ultimi cinque mesi e che rischia di condizionare l’ultima parte del 2021.
Promotor: “Diversi gli aspetti che condizionano questa crisi”
I dati sono stati commentati anche da Promotor. “Oltre alla vicenda dei microchip – si legge in una nota – vi sono anche altri aspetti che condizionano pesantemente questo mercato […]. Per il 39% dei concessionari pesa anche la situazione economica generale, il 30% per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid e per il 28% per la demonizzazione del diesel […]“.
Crisci (Unrae): “Serve un intervento strutturale”
I numeri sono stati commentati anche da Michele Crisci. “Non possiamo accompagnare in modo efficace e sostenibile la transizione verso la decarbonizzazione se non si interviene con un piano strutturale e pluriennale anche per il ricambio del parco circolante […]“, ha detto il presidente della Unrae che ha proseguito: “Le elettriche risentono del della carenza di prodotto, con quote in revisione sui mesi scorsi pur se in crescita in volume“.
“Le vetture ibride – si legge inoltre in una nota dell’Unrae – si posizionano al 31,4% di quota nel mese, con le full hybrid all’8,6% e le mild al 22,8%; nel cumulato le stesse coprono il 28,9% del mercato. Le plug-in mantengono il 5,2% di quota e le Bev segnano il 6,5% sul totale rispetto al 4,4% del cumulato“.